La villa padronale, nota come palazzo Negrelli e già esistente nel 1700, si trova vicino alla riva sinistra del Po di Venezia, in prossimità della omonima
fornace, la cui attività era fiorente già dai primi anni del 1800. La zona infatti vantava un notevole numero di fornaci per la produzione di
mattoni di argilla.
Da oltre 150 anni la villa è di proprietà della famiglia Negrelli che vanta come avo l'ingegnere Luigi Negrelli, progettista del canale di Suez.
La villa si trova nella zona in cui è stato effettuato il famoso taglio del fiume Po del 1604, fortemente voluto dalla Repubblica di Venezia per evitare che le acque
del fiume danneggiassero i territori veneziani.
Questo importante lavoro di deviazione delle acque del Po ha cambiato le sorti dei territori deltizi. Il nome del fiume, allora indicato nelle mappe storiche
come Po grande, è stato convertito in Po di Venezia, quale ramo più importante nel territorio del Delta.
La villa sorge sui “montoni di sabbia” così denominati su mappe settecentesche ad indicare una fascia di terra larga qualche chilometro creata dal fiume stesso nel
corso dei secoli a seguito di deposito di materiale in prossimità del moto ondoso del mare che lì arrivava.
Questi monti di sabbia corrispondono alla linea litorale prospiciente il mare al tempo degli Etruschi.
La villa è una tipica dimora patrizia di campagna, un tempo usata per la villeggiatura estiva e per il controllo dei possedimenti agricoli da parte dei nobili.
La villa presenta una tipica impostazione architettonica veneta con due grandi saloni centrali che la attraversano da Sud a Nord affiancati da sale di dimensioni minori.
La barchessa, edificio a servizio della villa, adibita un tempo per lo stazio di carrozze e di cavalli, ha mantenuto intatte le caratteristiche ottocentesche, con
portoni, solai e pavimentazioni originali. La casa colonica vicino alla villa è stata restaurata per consentire l’ospitalità come agriturismo. Il complesso è circondato da un ampio giardino, da un
ampio orto per la produzione di vegetali, e nel vecchio brolo vi sono alberi da frutto e piante officinali.